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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

La riforma del lavoro tenga conto di microimprese e commercianti

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Giovanna Mavellia I commercianti e le microimprese come reagiranno di fronte alle nuove politiche del lavoro? Giovanna Mavellia, segretaria di Confcommercio Lombardia, ha le idee chiare sulle strategia della sua confederazione. «Le parti sociali – ha detto la Mavellia - vengono tanto vituperati ma in Lombardia hanno fatto bene, perché c’è stata una cerniera dalle aree dismesse, dove il tema delle politiche attive era delicato. Non si è ragionato con una vecchia logica di cassa integrazione, ma con un nuovo strumento: la DULL» La riforma del governo Renzi è stata apprezzata da Confcommercio. «Noi abbiamo accolto con favore il Jobs Act – ha commentato la responsabile lombarda - a partire dalla flessibilità dei contratti. L’aver unificato tutte quelle azioni ispettive che alle imprese tolgono tempo, riduce la burocrazia. A nostro parere bisogna cercare di evitare i tagli lineari. Il fatto di poter fare un percorso e valorizzare quello che c’è di positivo è un elemento da te

Corso Gratuito di Java

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ANT Srl ricerca candidati/e per un CORSO GRATUITO SAP AV, che nasce da un'esigenza di un'azienda cliente che intende assorbire circa 5-6 risorse nel proprio organico. Il corso è rivolto a DISOCCUPATI/E, INOCCUPATI/E, è indispensabile una CONOSCENZA BASE DI JAVA. La sede del corso è a MILANO.  Il corso ha una durata di 200 ore con frequenza full-time: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00. L'inizio del corso è previsto per il 18 Luglio.  Mandate la vostra candidatura alla mail maria.skamlova@ antsrl.com o chiamate il numero 02-29013496.

E' nato il Patto Lavoro Lombardia

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Elena Danese Il Patto Lavoro Lombardia è nato per incastrare nel modo più ottimale possibile la domanda e l'offerta di lavoro. A presentare il PLL è la coordinatrice Elena Danese. «Il finanziamento non è più all'offerta dei servizi – ha spiegato la Danese - ma alla domanda, al bisogno. Questa è una peculiarità del sistema lombardo di politiche attive. Da qui sono partiti una serie di provvedimenti che hanno permesso a tutti gli attori di arrivare a dove siamo oggi. Questo paradigma è stato portato anche in altre regioni. Noi partiamo dalla persona e dai suoi bisogni». Per la Danese tutto cambia con le nuove norme in materia di lavoro: «Il 150 disegna un sistema non di progetti ma di risposta a tutti i cittadini, che devono avere tutti i servizi e devono essere accompagnati da un lavoro a un altro. Noi dobbiamo migliorare e garantire a tutti i cittadini i servizi di cui hanno bisogno. A seguito dell'approvazione del Jobs Act, la flessibilità che le imprese hanno giu

Agenzia del lavoro: modello nazionale o territoriale?

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Il direttore dell'Afol Giuseppe Zingale L’Anpal è al lavoro, ma le altre agenzie locali come l’hanno presa? Va bene l’agenzia nazionale, ma senza penalizzare chi ha lavorato bene. Giuseppe Zingale, direttore dell’Agenzia per la Formazione Orientamento e Lavoro (Afol), ci tiene a mostrare i buoni risultati svolti dalla sua società sul territorio milanese e lombardo. « La mia riflessione – ha ricordato Zingale - è influenzata da quello che abbiamo fatto in Provincia di Milano. Nel 2000 quando abbiamo ereditato i centro per l’impiego che ancora giravano con i fonogrammi per comunicare tra una sede e l’altra. Abbiamo fatto un investimento pesante che ha coinvolto tutte le province lombarde per un sistema di rete e per far dialogare la formazione professionale con il mercato del lavoro. Abbiamo coinvolto anche i comuni e così è nata la nostra azienda speciale. Abbiamo deciso di far coesistere la formazione professionale e il mercato del lavoro ». Zingale ha mostrato i num

Sono italiano, ma non per tutti

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Aram Kian con tutta la sua verve Un  La provincia lombarda degli anni ottanta mostrava un suo provinciale sospetto verso il diverso. Per lo più erano meridionali, ma nel caso di Aram c'era qualcosa di più. Padre iraniano e madre romana, per qualcuno il peggio del peggio. Da un lato la diffidenza, dall'altro, seppur minoritario, il fascino dell'esotico di fronte a un ragazzo che arriva da terre lontante. “ Mi chiamo Aram e sono italiano” racconta in prima persona la storia di Aram Kian. Autore del testo e protagonista assoluto, coadiuvato dalla regia di Gabriele Vacis, Aram porta in scena se stesso, raccontando la storia di un italiano a tutti gli effetti. Nato in Italia da un genitore italiano (quindi cittadino della Repubblica a tutti gli effetti anche per la legge), cresciuto con una cultura scolastica e formativa del tutto occidentale, Aram non è stato percepito come italiano al 100% da tutti. Per alcuni restava una patina di grigio che partiva dal nome non pr

Tutorial WebANTV - Assumere apprendisti conviene

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Il tutorial di WebANTV per microimprese, PMI e artigiani su come assumere apprendisti e come ricevere i diversi incentivi.

Metti un ragazzo afghano sul palco

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Ramat Safi in scena  La rassegna Innesti giunge al suo cuore con “Vivo in una giungla, dormo sulle spime” e “Compleanno afghano”. Perché è con queste due opere teatrali che si infligge il bisturi nella nostra quotidianità immersa ormai in uno scenario multiculturale. Ramat Safi festeggiò il suo diciottesimo compleanno in Italia, in un centro per minori. È un passaggio importante, per un ragazzo straniero arrivato nel nostro Paese senza sapere nulla del posto in cui si trovava. A cominciare dalla lingua. Eppure Ramat, che a soli diciassette anni si trovò a Genova, dopo un viaggio iniziato dal suo Afghanistan e durato circa un anno, passando da camion, barche e pesanti camminate, ora è un attore di teatro. Nasce così “Compleanno Afghano”, da un testo scritto dallo stesso Ramat con la regista Laura Sicignano. L'inflessione pasthu resta, ma nel suo spettacolo c'è tanta naturalezza che a volte bastano le espressioni e le movenze del corpo per farci comprendere i suoi stati

Vivo in una giungla, dormo sulle spine

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Una scena di "Vivo in una giungla, dormo sulle spine" Ancora minorenne Shahzeb Iqbal partì per un lungo viaggio dal suo natio Pakistan all'Italia: restare nella sua patria poteva significare la morte. Trasportato da trafficanti di esseri umani, il ragazzo è stato inserito in un progetto teatrale. Nasce così “Vivo in una giungla, dormo sulle spine”, opera prima di Shahzeb, coadiuvato dall'autrice e regista Laura Sicignano. L'opera, che prende nome da un celebre verso di un poema popolare pakistano, ha vinto la XV edizione del Premio InediTO-Colline di Torino 2016 per la sezione Testo Teatrale. L'opera racconta il viaggio del ragazzo, attraversando Paesi diversissimi tra loro in condizioni disagiate. Arrivato in Italia c'è l'incontro del minore con la tutrice. Il rapporto, molto difficle all'inizio, si trasforma gradualmente in profondo affetto. Questo però viene giudicato con sospetto dal direttore della comunità d'accoglienza: quanto

La guerra tra finzione e banalità della realtà

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Un momento di Studio di Call of Duty Tatiana Olear è senza dubbio curiosa. Per scrivere un'opera come Call of Duty: Fake Version, alla base c'è tanto lavoro di ricerca sull'attualità. Guerra in Siria, in Iraq e in Ucraina: sono scenari tragici che ascoltiamo spesso con superficialità da un televisore acceso o dal giornale radio mentre si è in auto. Qualche d'uno approfondisce con un libro, un reportage o un film, la maggior parte però si limita a vedere o ascoltare frammenti, senza farsi troppe domande. L'autrice invece vuole che lo spettatore si interroghi e per destare l'attenzione si concentra sulle scelte di vita di alcuni giovani ispirati a persone reali. Ci sono giovani, non residenti negli scenari di guerra, che decidono di armarsi e partire. Spesso vengono da Paesi in cui non sono in atto conflitti e in cui gli standard di vita sono immensamente superiori a quelli delle aree di guerra. La Olear si è interrogata su queste scelte di vita e su chi

Lavoro: il modello italiano segua i migliori modelli europei

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Maurizio Sorcioni Un sì al Jobs Act arriva da Maurizio Sorcioni, e sperto in analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche pubbliche. Il professor Sorcioni guida Italia Lavoro Spa, agenzia del ministero che si occupa di promuovere politiche del lavoro per le categorie più deboli. «Il modello lombardo – ha valutato Sorcioni - ha rappresentato un’anticipazione del Jobs Act. Abbiamo un dispositivo di legge che è generale e affronta le tematiche in maniera globale. Con nove decreti legislativi e le prime correzioni in atto fanno sì che le condizioni ci siano. Il nostro Paese ha messo da parte per troppo tempo queste novità. Si fece qualcosa con la legge 30 e con la legge Fornero poi non esercitata del tutto.» Per l’analista l’Italia deve seguire il modello di altri Paesi europei: «l ’idea dell’agenzia nasce dai modelli europei più avanzati: Olanda, Francia e Spagna. Tutte queste agenzie hanno sviluppato degli strumenti in grado di gestire i programmi in accordo con

Tra Italia e Albania, i viaggi di Memetaj

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Aleksandros Memetaj  «Uno dei momenti più toccanti è stato quando sul traghetto tra Brindisi e Valona non vedevo né l'Italia, né l'Albania». Così Aleksandros Memetaj racconta il suo dualismo personale. Nel 1991 a sei mesi arrivò in Italia portato dai due giovani genitori albanesi. Cresciuto in Veneto e cittadino italiano a tutti gli effetti, Memetaj con la pieces teatrale “Albania casa mia” ha voluto far riaffiorare le situazioni provate nell'intimo di una famiglia albanese in Italia. A dirigere lo spettacolo è Giampiero Rappa, già insegnante di teatro del giovane attore-autore. Memetaj, autore e attore, sale sul palco per un monologo che ha tutta l'emozione di chi vuol raccontare con una buona dose d'ironia la difficoltà di un bimbo, poi ragazzo, albanese d'Italia, di vivere con gli altri. Il ragazzo è cresciuto in Veneto e nella sua prosa si sentono gli echi del teatro di Marco Paolini.  Con uno sforzo empatico non indifferente, Memetaj si trasforma i

Gigi Petteni, Cisl: "Sindacato pronto alle nuove sfide del lavoro"

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Gigi Petteni (Cisl) Il Patto Lavoro Lombardia e il nuovo sistema di informazione lanciato dal presidente dell'Anpal Maurizio Del Conte vengono accolti positivamente dal sindacato, pur con qualche riserva. Gigi Petteni della segreteria nazionale Cisl difende il ruolo del suo sindacato nelle nuove sfide lavorative: «Il modello del Jobs Act è un modello in cui le parti sono state protagoniste. È nato un rapporto forte di tutte le problematiche del lavoro interne al territorio. O il governo ci dice in modo chiaro che cambia direzione sulle politiche attive del lavoro, altrimenti si va avanti con ammortizzatori sociali e cassa integrazione. Questa riforma del lavoro è vera se mette in atto un processo serio, altrimenti ci sarà un arretramento di tutte le forze sociali che hanno fatto la loro parte. Il presidente di Confindustria ha detto di partire non dal contratto, ma dalle politiche attive». Un esempio chiaro è il tema dell'apprendistato. «Sul tema dell'apprendistato

Un sistema informativo per comprendere il mercato del lavoro

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Maurizio Del Conte Complimenti alla Lombardia, ma ora si deve lavorare a livello nazionale. Guarda in grande Maurizio Del Conte, Presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche del Lavoro (Anpal). Il professor Del Conte in occasione della nascita del Patto Lavoro Lombardia è partito dal Jobs Act per inserire il suo progetto di database nazionale per l’inserimento. «Apprezzo questa nuova iniziativa lombarda – ha esordito Del Conte - d a Milano e dalla Lombardia c’è sempre da imparare. Il 150 è stato fatto in un momento di transizione e non v’è dubbio che sia una fase storica difficile quella nella quale è tenuto a esordire. Il problema del 150 non è stato ancora realizzato nella sua struttura». La bacchettata agli operatori lombardi non si è fatta attendere, anche se è suonata più come un consiglio che non una critica: «La discussione tra modello competitivo e modello collaborativo è sterile e ci porta poco lontano. L’’articolo 1 del 150 si delinea una rete di soggetti che h

Come le cicogne lo straniero fa il suo nido

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Un momento del reading "Come le cicogne" Sono sporchi, rubano, puzzano, sono freddi, sono prepotenti, hanno i soldi, non hanno voglia di lavorare, maltrattano le donne, sono ignoranti, sono razzisti. Quante volte abbiamo sentito, pensato o detto uno di questi giudizi? A Innesti sono andati in scena pure loro. Perché i pregiudizi vanno portati sul palco, essendo ormai una caratteristica fondamentale della nostra società. Un male assoluto o un piccolo difetto? Lo spettacolo “Come le cicogne” andato in scena al Teatro Menotti lunedì 20 giugno ce lo ha fatto capire. Questo reading è stato realizzato grazie alle esperienze di tre attori italiani e stranieri o entrambe le cose: Claudia Donzelli, Alexandra Lovin e Vlad Scolari. I tre hanno letto esperienze, sensazioni, pensieri, razzismi e imbarazzi di chi si sente diverso o vede la diversità in chi gli sta a fianco. Ad accompagnarli le timide note di chitarra del musicista Marco Pisi. Gli immigrati di prima e seconda g

Giovanni Bocchieri: avanti con la profilazione di chi vuole lavorare

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Gianni Bocchieri  Alla nascita del Patto Lavoro Lombardia ha dato un contributo fondamentale la Regione Lombardia. È il Direttore Generale dell'Assessorato alla Formazione e Lavoro Giovanni Bocchieri a spiegare il lavoro fatto dalla Regione in ottica occupazionale. « IL PPL – ha spiegato Bocchieri - è utile per avere più interlocuzione con delle rappresentante. È più importante costruire con gli operatori i sistemi che poi verranno gestiti dagli operatori stessi. Ci interessa il punto di vista di chi potrebbe essere avvantaggiato da un sistema che favorisce la somministrazione di lavoro. Questo patto va a coprire un ruolo che nella politica non esiste e grazie al 150 ha una proiezione nazionale » . Come facilitare il lavoro degli operatori che cercano di collocare i lavoratori fermi? Come rendere più dinamiche le collocazioni? « Per quanto riguarda l'accountability – secondo il Direttore Generale - è stata un'esigenza interpretata dall'inizio e noi con Dot

Marco Massa e Nené Ribeiro: innesti musicali tra Milano e Brasile

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Marco Massa e Nené Ribeiro in concerto Dalla necessità di spostare visioni, ripensare concetti, annodare fili e reinventare prospettive nasce Innesti – Mutazioni del paesaggio umano transculturale, nell'ambito del progetto MigrArti voluto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. I protagonisti sono autori, registi e attori “italiani ibridi”, nati o provenienti da paesi come Albania, Russia, Pakistan, Afghanistan, Iran, Romania, Brasile che hanno avviato un processo di lavoro comune con artisti “semplicemente” italiani per intrecciare esperienze e dare vita a qualcosa di nuovo. Il primo innesto è stato di tipo musicale, grazie alle sonorità di Nenè Ribeiro e Marco Massa. I due esperti musicisti hanno inaugurato la rassegna Innesti organizzata da Outis al Teatro Menotti di Milano. Domenica 19 giugno sul palco del teatro meneghino la bossa nova l'ha fatta da padrona. La voce brasiliana di Nenè e quella roca tra blues e cantautorato italiano

L'autore del libro "Si fa presto a dire Manager" si racconta a WebANTV

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Come si diventa manager? Leonardo Marzorati di WebANTV intervista il manager Roberto Rigati 

Innesti transculturali arricchiscono Milano

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Da domenica 19 a domenica 26 giugno prossimi il Teatro Menotti di Milano sarà il palcoscenico di tante esperienze messe in scena da artisti italiani e non. Questo è "Innesti - Mutazioni del paesaggio umano transculturale", una rassegna, organizzata da Outis, di spettacoli teatrali realizzati da stranieri di prima e seconda generazione con italiani. Mercoledì 15 giugno si è svolta la presentazione della kermesse al Mudec di Milano. A introdurre i lavori è stata la direttrice artistica Angela Lucrezia Calicchio: «Innesti è un progetto finanziato dal Ministero dei Beni Culturali per creare dialogo tra immigrati e italiani. In tutti Italia tra i tanti progetti ci siamo classificati secondi dietro a uno di Cagliari. Noi presentiamo al pubblico milanese il teatro dei paesi extraeuropei. Vogliamo sentire voci e scritture che si mescolano. Questo rappresenta un ingrediente straordinario per capire il mondo e anche noi stessi». La responsabile artistica di Outis Tatiana Ol

Valentina Aprea: la Lombardia è l'eccellenza italiana del lavoro

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«Non so cosa varrà di più come foglio di carta: la laurea o il contratto di lavoro». È forte il dubbio dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea. In occasione del “battesimo” del Patto Lavoro Lombardia, un'alleanza tra i principali centri per il lavoro per orientare al meglio chi cerca lavoro in base a proprie competenze ed esigenze del mercato, la politica di Forza Italia ha confermato il suo impegno all'occupabilità prima della semplice istruzione nozionistica. La Aprea ha fatto i complimenti ai creatori del PLL, evidenziando però il ruolo fondamentale di Regione Lombardia nel creare canali in grado di dare lavoro. « Abbiamo creato – ha spiegato l'assessore - un modello vincente con Garanzia Giovani. Stiamo rilanciando l'idea dell'occupabilità e dell'occupazione secondo il modello lombardo. Abbiamo dato delle regole condivise con le parti sociali e con le parti datoriali. Io ringrazio sindacati e Co

Dopo la riforma, quale futuro per il lavoro in Lombardia e in Italia?

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Dopo la riforma, quale futuro per il lavoro in Lombardia e in Italia? Lunedì 13 giugno 2016 verrà ricordata come la data x della riforma del lavoro. Non perché sia stata approvata in parlamento, ma perché tutti i centri intermedi si sono ritrovati in un albergo di Milano per discutere e fare il punto della situazione su come muoversi in prossimità dell'emanazione del digs 150/2015. Nasce così Patto Lavoro Lombardia, organo che riunisce i principali centri privati per il lavoro, con un modello di scambio di informazioni volte all'occupazione, che si spera possa essere replicato a livello nazionale. Tra i soci del PLL c'è Galdus, centro di formazione professionale, da anni impegnata a creare efficienze e a dar competenze utili al mercato del lavoro. A introdurre i lavori è stata l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Lombardia Valentina Aprea. «Con garanzia giovani – ha detto l'assessore – abbiamo creato un modello vincente. Lo stesso mi