I capolavori di Manet a Milano

Milano una piccola Parigi? Visitando le sale di Palazzo Reale potrebbe sembrare così. Fino al 2 luglio, a fianco di piazza Duomo è possibile visitare la mostra “Manet e la Parigi moderna”. Tra quadri, disegni e statue, il percorso artistico di Manet nella Parigi della seconda metà del XIX secolo viene raccontato con alcune delle sue immagini più significative.

Oltre il realismo e non ancora impressionista, Manet è stato senza dubbio uno dei pittori più atipici dell'ottocento. Alcuni dei suoi capolavori presenti a Milano ci mostrano un pittore impegnato politicamente, attento ai cambiamenti della società che la capitale francese all'epoca mostrava meglio di ogni altra città.

Il ritratto di Emile Zola e quello di Stephane Mallarmé ci fanno conoscere il Manet della figura umana, in grado di mostrare le inquietudini e il pensiero dei grandi intellettuali che frequentavano l'allora capitale mondiale della cultura.

In chiave pre-impressionista non può mancare il paesaggio. Dal vento freddo del nord che si scaglia sulle frasche, alla città piena di luci che si anima di frenetica vita sociale: mondi contrapposti che Manet e altri pittori dell'epoca hanno saputo riassumere a suo di pennellate che andavano oltre le rigide forme dimensioni del realismo e non erano ancora arrivate alle macchie di colore impressioniste.

Il celeberrimo “Il pifferaio” è ovviamente una delle tele su cui il pubblico si sofferma maggiormente. Ai capolavori di Manet si alternano anche quadri di altri maestri dell'epoca come Stevens, Boldini, Monet e Renoir. Nelle ultime sale sono presenti nature morte e ritratti intimisti di damigelle della ricca Parigi.

L'esposizione merita davvero di essere visitata. Per conoscere il fermento culturale di una città che nella seconda metà dell'ottocento fu baricentro mondiale dell'arte. Tutti cercavano di somigliare alla Parigi di Manet, anche quella risorgimentale Milano che oggi ospita la mostra.


Leonardo Marzorati

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