Il mito di Lady Oscar al WOW Spazio Fumetto

Fino al 15 settembre prossimo il WOW Spazio Fumetto festeggia i 45 anni di Lady Oscar con una mostra tutta dedicata all'eroina che ha fatto innamorare diverse generazioni di bambini e non. 

A compiere 45 anni è l'anime, che apparve sugli schermi televisivi nel 1979. Il personaggio della bionda spadaccina è però risalente al 1972, quando uscì il fumetto manga. L'autrice di Lady Oscar, come ben ricorda l'esposizione dello Spazio Fumetto è Riyoko Ikeda. La mangaka, oggi celebrata in ogni parte del mondo ma allora giovanissima (è nata nel 1947), diede alle stampe un manga shojo, cioè pensato per un target di ragazze preadolescenti e adolescenti, con protagonista una donna costretta a indossare animi maschili negli ultimi scampoli della Francia dell'anciem regime.

Il fumetto fu un successo, ma fu il cartone animato a fare di Lady Oscar un mito. La mostra del WOW affronta tutte le tappe di questo mito che ha incollato davanti al piccolo schermo diverse generazioni di giovanissimi. L'Italia fu uno dei paesi in cui la bionda spadaccina non fu uno dei tanti cartoni animati giapponesi trasmessi dalla televisione. 

La sigla cantata dai Cavalieri del Re che tanti adulti ricordano ancora a memoria, personaggi reali che si relazionano con quelli immaginari, tutto il merchandising dedicato a lei: a Milano i meno giovani troveranno oggetti più disparati che mancavano dalla memoria dai lontani anni ottanta. 

Il successo di Lady Oscar portò in Italia anime usciti sulle tv giapponesi qualche anno prima. Uno di questi è Il Tulipano Nero - La Stella della Senna, cartone del 1975 la cui protagonista è una sorta di antesignana di Lady Oscar (anche se il personaggio della Ikeda è precedente, quantomeno come manga). Celebre la sigla italiana, con Cristina D'Avena che confonde il 4 luglio (data dell'indipendenza statunitense, con il 14 luglio, data della presa della Bastiglia).

Lady Oscar ci permette di apprendere il tanto amore che hanno i giapponesi per la Storia e la cultura europea, spesso non ricambiato. Come unire Storia e fantasia e far conoscere ai giovanissimi avvenimenti lontani? Con Lady Oscar.

Tra le chicche presenti al museo del fumetto vale la pena ricordare le censure, dove vengono mostrate scene inedite tagliate per non scandalizzare il pubblico più giovane (Lady Oscar alle prese con una baby prostituta e lo stupro di una ragazza). Non mancano musicasette, action figure, album di figurine, poster. Ricordate un film di produzione francese dedicato alla bella eroina? Anche quello è presente in mostra. 

Lady Oscar in Italia fu uno dei cartoni di punta della trasmissione Bim Bum Bam. Tra i suoi conduttori è annoverato Marco Bellavia. Questi, oggi stimato pittore, ha deciso di onorare Lady Oscar con due ritratti (di cui uno parecchio sexy): sono esposti entrambi a Milano, occasione in più per omaggiare un personaggio divenuto a tutti gli effetti un cult. 

Leonardo Marzorati


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