La tartaruga Italia sta uscendo dalla tana
Una
tartaruga appena uscita dal letargo. Con questa metafora possiamo
inquadrare i primi passi dell'uscita dalla crisi. Passi lenti che non
spargono certo ottimismo, ma che possono essere un buon inizio, come
lo stesso programma occupazionale europeo Garanzia giovani è stato
definito dal nostro ministro del lavoro Giuliano Poletti.
La
stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio aumenta dello 0,4%
(+53 mila), dopo il calo registrato nei quattro mesi precedenti.
L'aumento riguarda le donne a fronte di una sostanziale stabilità
degli uomini. Il tasso di inattività risulta pari al 35,2% (+0,2
punti percentuali).
Più inoccupati fino a 49 anni, mentre aumentano le occupazioni tra gli over 50.
C'è dunque speranza per i lavoratori maturi rimasti a piedi. Sui
giovani va detto che i dati sono italiani e nel 2016 le partenze
verso lidi migliori (USA, Ue, Australia, Svizzera) non sono state
poche.
Giovani
trentenni che se ne vanno e over quaranta che restano. A loro si
aggiungono i giovanissimi, forse più fortunati delle generazioni
immediatamente precedenti, grazie a una visione più ponderata del
mondo occupazionale e a politiche del lavoro arrivate in Italia con
qualche anno di ritardo.
Fanno
dunque la loro bella figura quegli enti e quelle società che
riescono a essere cinghia di trasmissione tra il mondo della scuola e
quello del lavoro. Ant Srl, Actl, Galdus (per citare le principali
milanesi) e altre sparse su tutto il territorio italiano, sono state
fondamentali per far parlare istituzioni scolastiche e aziende. Un
dialogo che ha portato molti giovanissimi a trovare un lavoro in
linea con quanto appreso non solo nella scuola tradizionale, ma anche
in corsi che hanno portato a un avviamento al lavoro due punto zero.
I
dati occupazionali della primavera-estate 2016 non sono ottimi ma
discreti. Si inizia a percepire che il vecchio modello di scuola
gentiliano ha fatto il suo tempo. Non solo le imprese, ma anche la
scuola e i sindacati sembrano uscire dal torpore che ha attanagliato
il mercato del lavoro negli ultimi anni. Qualcuno dirà: meglio aver
vent'anni che trenta nel 2016. Vero, ma i dati occupazionali dei
cinquantenni ci fanno riflettere. Nessuno è perduto. La speranza è
che i centri occupazionali, le scuole professionali e le società
pubbliche e private di formazione pensino anche a chi si trova nel
mezzo del cammino della vita.
Leonardo
Marzorati
Ma è merito di M5S e Lega o del Pd?
RispondiEliminaI meriti risalgono a prima dell'attuale governo, ma non sono nemmeno imputabili ai governi a guida Pd. Garanzia Giovani parte dall'Unione Europea e il risollevamento post crisi per molti economisti è una dinamica ovvia del ciclo macroeconomico. Lo dice anche l'attuale ministro Savona.
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