La storia del fumetto con suoi tre "mostri"

Tre maestri, tre generazioni, tre fumetti molto diversi tra loro. Ad accomunare Sergio Zaniboni (1937-2017), Angelo Stano (1953) e Simone Bianchi (1972), oltre al talento indiscutibile, è la mostra "I Maestri della Matita", che fino al 13 maggio è presente al Wow Spazio Fumetto di Milano.
Tra le sale dello Spazio Fumetto ci sono tavole originali dei tre fumettisti e pannelli didascalici con delle brevi biografie e informazioni sui loro principali lavori.

Si comincia con Zaniboni, recentemente scomparso, colui che innovò Diabolik, per renderlo un prodotto vincente e copiato all'eccesso. Il ladro infallibile creato dalla penna delle sorelle Giussani ha potuto diventare icona pop grazie alle matite e alle chine di un tranquillo disegnatore tecnico torinese. Guardando il Diabolik di Zaniboni, la sua Eva Kant e il suo ispettore Ginko, noi vediamo l'idea platonica dei personaggi a fumetti. Zaniboni, che realizzò anche un albo di Tex e altri prestigiosi lavori, è il vero demiurgo grafico di Diabolik.

Dagli anni sessanta-settanta di Diabolik si passa agli anni ottanta-novanta di Dylan Dog. Colui che disegnò il primo albo e tutte le copertine dal numero 41 al 361 è celebrato con tavole originali dell'indagatore dell'incubo. Angelo Stano ha dato a Dylan Dog un tratto espressionista, preso in prestito da Egon Schiele e lo ha inserito in un universo horror dove gli zombie che divorano gli uomini sono all'ordine del giorno. L'immagine più celebre di Dylan, quella in cui cammina con l'assistente Groucho e i mostri, in un'orrifica versione del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, è opera del maestro barese.

La mostra termina con l'omaggio a Simone Bianchi, eccellenza italiana del nostro fumetto negli USA. Bianchi illustra gli albi di Green Lantern, Wolverine e altri supereroi. Per passare dal foglio bianco a una tavola con l'Uomo Ragno in azione ci vogliono molti passaggi e tanto duro lavoro. Quello che il giovane fumettista lucchese fa.

Un'eccellenza italiana nel mondo è senza dubbio il fumetto. E la mostra riservata a questi tre maestri apprezzati anche fuori dai confini nazionali ne è la prova. 

Leonardo Marzorati

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