Garanzia Giovani in Lombardia, per Maroni è un successo

Garanzia Giovani sembra aver ingranato, quantomeno in Regione Lombardia. Ne è convinto il governatore Roberto Maroni. Il 25 luglio, in occasione dell'incontro con il ministro del lavoro Giuliano Poletti, Maroni ha voluto tenere a Palazzo Lombardia una conferenza conclusiva del tour di Garanzia Giovani Lombardia. L'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea ha così potuto mostrare l'accoglienza ricevuta dal programma europeo di occupazione giovanile nelle varie province lombarde.
«Ho voluto dare tre deleghe – ha esordito Maroni – all'assessore Aprea per unire istruzione, formazione e lavoro. È importante il diritto allo studio, ma soprattutto al lavoro. In Lombardia vogliamo avvicinarci alla piena occupazione. Abbiamo accolto con piacere le proposte del governo e dell'Europa. Non sempre andiamo d'accordo con questo governo, ma il ministro Poletti sulle tematiche lavorative sì. Non si devono uniformare le regioni, ma individuare le cose buone e diffonderle in tutto il Paese».
La Lombardia resta eccellenza in Italia per il governatore, che ha voluto concentrare il suo discorso introduttivo sul lavoro degli operatori della formazione e i centri per l'impiego. Sia quelli pubblici, sia i privati. «Pubblico o privato? - Si è domandato l'esponente leghista – Noi non vogliamo sceglierne solo uno, ma vediamo nel privato un alleato. Dobbiamo impegnarci nel fare politiche attive che permettano alle imprese di assumere. Dobbiamo parlare con il linguaggio dei giovani. I dati ci dicono che Garanzia Giovani in Lombardia sta andando bene».
Nell'atrio antistante la sala conferenze, imprese, scuole, centri di formazione e operatori sono stati ricevuti da addetti di Garanzia Giovani, per permettere uno scambio di dati utile alla collocazione dei giovani nelle realtà produttive del territorio. Segno che in Lombardia il programma è seguito e utile.
Leonardo Marzorati

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