Quando conviene avere 50 anni
I
dati provvisori Istat datati 1 marzo 2016 parlano chiaro: “La
disoccupazione giovanile sale a 39,3%, il massimo da ottobre 2015.
Salgono solo gli occupati over 50″.
Insomma,
l'occupazione cresce tra i lavoratori esperti, ma fatica a decollare
tra i giovani. Ovviamente i dati Istat sono facili da girare a
proprio favore, specie dai politici. Quelli della maggioranza si
focalizzeranno sui dati di crescita. Il ministro del lavoro Giuliano
Poletti fa notare una crescita di 448mila unità di dipendenti,
426mila dei quali a tempo indeterminato e 22mila a termine. Sono però
diminuiti di 149mila unità gli indipendenti. Su quest'ultimo punto è
l'opposizione a far sentire la propria voce.
Il
dato però meno galvanizzante, specie per chi si affaccia al mondo
del lavoro o sta ancora studiando è che tra gli under 35 gli
occupati sono aumentati solo di 9mila unità. A gennaio sono le
persone sopra i 50 anni ad aver trovato un posto di lavoro: 359mila
unità rispetto a gennaio 2015 (73mila su dicembre).
Chi
non ha esperienza ha da essere pessimista? Secondo i dati Istat sì.
Ma una generazione disillusa in partenza può far più danni che bene
alla società. Serve un cambio di mentalità a partire dalla scuola e
dall'università. Servono efficienti corsi di formazione che sappiano
incanalare le giovani forze produttive. Serve ascoltare chi il lavoro
l'ha perso e l'ha ritrovato: da certi cinquantenni e sessantenni
abbiamo tutti solo da imparare. Magari anche i quarantenni che ci
governano.
Leonardo
Marzorati
https://www.youtube.com/watch?v=2VHH5ScflUc
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