Una mostra che ci proietta nella vita di Caravaggio

Michelangelo Merisi, conosciuto da tutti come Caravaggio, ebbe una vita che vale la pena raccontare. Rimasto orfano giovane, il pittore, nonostante l'immenso talento e l'apprezzamento delle sue opere tra alcuni facoltosi contemporanei, non riuscì a scrollarsi di dosso i suoi tormenti, che lo portarono ripetutamente a frequentare malavitosi, bordelli e violenza in generale.

La mostra immersiva "Caravaggio - Oltre la Tela", presente al Museo della Permanente di Milano fino al 27 gennaio 2018, racconta con delle video proiezioni, vita e opere del genio originario di Caravaggio

In un percorso di quattro sale, armati di cuffie, ci si lascia avvolgere dalle opere di Caravaggio, mentre la voce narrante ci racconta i suoi capolavori e fatti e misfatti della sua vita. Non si tratta però di una normale experience, ma quasi di un cortometraggio in quattro atti con protagonista il pittore barocco. Da Milano a Roma, Caravaggio viene descritto nei suoi tormenti, nelle sue risse e, soprattutto, nel suo talento, capace di rompere con la perfezione innaturale della pittura rinascimentale, per imprimere sulla tela la luce che illumina gli spazi.

L'ultima parte della vita dell'artista è un'avventura tragica. A Malta, ospite dei Cavalieri dell'Ordine, riesce a farsi coinvolgere nell'ennesimo duello. Arrestato, riesce a fuggire, per giungere in Sicilia, poi a Napoli. Sulla strada verso Roma trova la morte. Il genio muore solo, ma i suoi capolavori sono sparsi per il mondo, nei maggiori musei e in chiese dal valore storico inestimabile, come Santa Maria del Popolo a Roma o la Concattedrale di San Giovanni a La Valletta.

"Caravaggio - Oltre la Tela" riassume in 40 minuti la storia del pittore maledetto. I visitatori vengono immersi nel film di Caravaggio. Avvolti dai suoi capolavori e dall'atmosfera cupa che si respirava a cavallo tra XVI e XVII secolo.

Leonardo Marzorati

Commenti

  1. Si resta senza parole di fronte ad opere come questa.Le si guarda in assoluto silenzio.

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