Carrà, il Picasso italiano

A Milano, nelle sale di Palazzo Reale, fino al 3 febbraio 2019, si possono ammirare 130 opere di Carlo Carrà. Si tratta di una mostra educativa e mai noiosa o scontata, che ci fa conoscere il talento del pittore di origine alessandrina dalla sua gioventù alla senilità.

Carrà è stato un pittore che ha spaziato tra quasi tutte le diverse correnti pittoriche del novecento. Fin dai primi del secolo ha saputo contraddistinguersi con le sue tele espressioniste, per poi abbracciare il futurismo, firmando il Manifesto redatto da Tommaso Filippo Marinetti.

Carrà abbraccia l'identità futurista, da quella artistica a quella politica. Sarà quindi un sostenitore dell'interventismo, diventando uno dei maggiori interpreti della GuerraPittura. Un accenno di cubismo non manca nelle scomposizioni artistiche di Carrà.

I morti, la carestia, la vita umana finita a semplice statistica forse influiscono sulla sua prima importante svolta artistica: il passaggio alla metafisica. Con De Chirico e Savinio, Carrà realizza capolavori tutt'oggi innovativi e capaci di emozionare lo spettatore.

La mostra di Palazzo Reale ci descrive così la vita del pittore: a suon di suoi capolavori. Grazie a questi apprendiamo la svolta intimista partita nel 1922, con un Carrà che si isola dalle diverse correnti che la faranno da padrona in Italia durante il ventennio, per dipingere paesaggi, nature morte e scene ludiche. Il suo ritrovato realismo riesce a sorprenderci, nonostante una visione superficiale ci può far credere in un suo tradimento alle avanguardie di inizio novecento.

Il talento di Carrà prosegue e pure la fama tra i contemporanei. Nel 1935 è incaricato di affrescare le pareti del Palazzo di Giustizia di Milano. Alcuni suoi schizzi a matita sono presenti alla mostra. 

Carrà muore anziano e riverito, lasciando ulteriori opere di valore anche negli anni della sua vecchiaia. Lo si può definire il Picasso italiano, dato che nessun altro è riuscito ad abbracciare con successo nel nostro Paese le diverse correnti artistiche che si sono succedute nel corso del XX secolo. 

A Milano sono esposte tele che siamo abituati a guardare sui libri di scuola. Sono capolavori provenienti da collezioni private e da alcuni dei più importanti musei di tutto il mondo. Opere che hanno fatto la storia dell'arte. Proprio per questo la mostra a Palazzo Reale non può essere persa. Perché Carlo Carrà resta una delle maggiori eccellenze della cultura del novecento italiano. Non dobbiamo dimenticarlo.

Leonardo Marzorati

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