Felice Casorati, un gigante del '900
"Freddo, cerebrale, passatista, inattuale, accademico". Sono alcuni giudizi sprezzanti che ricevette in vita Felice Casorati (1883-1963), da parte di quei critici che il pittore novarese definiva "candidissimi detrattori".
Eppure, visitando le stanze della mostra "Casorati", portata a Palazzo Reale a Milano da Marsilio Arte, le sensazioni provate sono calde, intime, riflessive, innovative. Il percorso che racconta la lunga vita di questo grande protagonista del novecento ci fa conoscere un pittore che è andato controcorrente di fronte ai cambiamenti e alle avanguardie del secolo scorso.
Con "Le ereditiere", "Persone" e la celeberrima "Silvana Cenni" Casorati racconta gli esseri umani, con una predilezione per le donne. Sono persone vive: altezzose, suadenti, allegre, riservate, ieratiche. Le donne di Casorati colpiscono nel segno e ognuna è completamente diversa da quella ammirata in precedenza. I particolari di ogni dipinto, dalle piastrelle del pavimento, a cartacce sparse per terra, a una maschera, un frutto o un fiore, ogni elemento non è mai lì per caso.
Come spaziano gli elementi, spaziano anche le tecniche. L'artista piemontese passa dalle tempere agli oli su tela, dalle acqueforti alle xilografie, fino ai bassorilievi e le sculture. A Palazzo Reale la completezza di Casorati è decantata con ogni tipo di opera d'arte.
Ci sono figure umane, paesaggi, nature morte, con il suo marchio di fabbrica: le uova. A partire da quelle sul cassettone, un quadro che ha rivoluzionato in Italia il concetto di natura morta. Pur giudicato "accademico" e pur essendo stato un corpo estraneo a tutte le correnti (sarà scostante anche nel gruppo di artisti raccolti da Margherita Sarfatti), Casorati è stato un innovatore-.
"Conversazione platonica" del 1925 anticipa i quadri di Edward Hopper; "La primavera" (1927-1932) mostra giovinette che Balthus avrebbe dipinto parecchi anni dopo e "Meriggio" è probabilmente stata l'opera che ha fatto da apripista al capolavoro "Dopo l'orgia" di Cagnaccio di San Pietro.
Un precursore, un artista da cui in tanti hanno attinto. Per finire magari di essere più celebrati di lui. Felice Casorati invece merita onori e glorie per la ricchezza che ha saputo dare all'arte italiana e mondiale. Fino al 29 giugno Casorati può essere ammirato con più di cento opere provenienti da prestigiosi musei e collezioni private. Una mostra imperdibile che rende il giusto onore a un gigante del secolo scorso.
Leonardo Marzorati
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