Georges de La Tour a Palazzo Reale

Il Caravaggio di Francia, il più grande pittore d'oltralpe della prima metà del XVII secolo, finalmente viene celebrato anche in Italia. Dal 7 febbraio al 7 giugno le sale di Palazzo Reale a Milano ospitano la mostra "L'Europa della Luce - Georges de La Tour". Su tratta della prima esposizione interamente dedicato a questo introverso artista, geniale e solitario al tempo stesso. In vita non uscì quasi mai dalla sua Lorena e volle essere dimenticato alla sua morte, nonostante il suo talento venne anche apprezzato dal re di Francia Luigi XIII. Dopo secoli di oblio, solo all'inizio del XX secolo l'arte di La Tour venne riscoperta e le sue opere esposte nei principali musei del mondo.

A Milano è stato allestito un percorso che ci permette di conoscere la storia pittorica di La Tour, grazie a quadri provenienti da diversi Paesi che ci immergono nel cupo realismo della prima metà del seicento. La mostra, curata da Francesca Cappelletti e Thomas Clement Salomon, parte con una delle opere più enigmatiche del maestro francese: "Maddalena Penitente". La tela, proveniente dalla National Gallery of Art di Washington, contiene tre elementi tipici dei lavori del pittore. Il primo è la notte, in cui La Tour inserisce i suoi personaggi. La Tour si concentra sul dare vita coi pennelli al buio. Per aiutarsi, il pittore inserisce il secondo elemento tipico: la candela. In ogni immagine notturna, è il lume di una candela a creare quella luce che permette di dare vita e colore a persone e cose presenti nella scena. Il terzo elemento, che entusiasmò il critico d'arte Roberto Longhi, è la maturità realistica di raffigurare personaggi religiosi liberati dal loro mitismo agiografico. Come in Caravaggio, anche in La Tour i santi sono persone comuni, a cui viene tolta quella superiorità mistica che veniva conferita dai pittori rinascimentali.

La religione secolarizzata la possiamo anche ammirare in altre opere di La Tour presenti a Palazzo Reale, dai ritratti degli apostoli, alla "Negazioni di Pietro", fino al capolavoro "Giobbe deriso dalla moglie". In "Educazione della Vergine" La Tour riesce a trasformare una giovane Maria in una ragazzina comune, che si appresta a leggere i dettami religiosi come tante sue coetanee. 

Non sono solo i temi religiosi ad accompagnarci per le stanze di Palazzo Reale. La Tour e i suoi contemporanei dipingono la realtà che trovano per strada. Come Caravaggio, anche loro ritraggono persone comuni, spesso appartenenti agli strati più bassi della società. Soldati, prostitute, giocatori d'azzardo e frequentatori di bettole malfamate: sono questi i soggetti di alcune emozionanti tele arrivate a Milano. Meritevole di un'accurata analisi è "Suonatore di ghironda con cane". In quest'opera vediamo un anziano suonatore ambulante cieco. L'imponente quadro verticale ci porta di fronte all'uomo, mentre stringe l'attrezzo del suo lavoro, la ghironda. Ci fissa il vecchio, ma essendo cieco non può vederci. Chi ci vede è il suo fedele alleato, il cane. Accucciato a fianco del piede destro del musicista, l'animale prova a impietosirci, come se volesse contribuire al lavoro del suo padrone e far sì che i passanti lascino una moneta al vecchio. Il quadro è di una povertà monumentale.

Georges de La Tour è stato davvero un artista innovativo e geniale. Il suo lavoro si presenta in tutte le sue difficoltà, a partire dall'inserimento della luce che dà vita a ogni sua opera. Il buio ci circonda e ad illuminarci sono i capolavori esposti. L'allestimento contribuisce a valorizzare l'arte del pittore lorenense. Il progetto illuminotecnico calibrato in tutte le gradazioni e tonalità è concepito per mettere in risalto le opere, le cui composizioni sono dipinte da una fragile fonte di luce. 

Gli effetti luministici di La Tour superano perfino quelli presenti in alcuni capolavori di Caravaggio. Proprio per questo ogni amante dell'arte è invitato a visitare questa eccezionale mostra.

Leonardo Marzorati

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