Elliott Erwitt, il re del bianco e nero


I principali critici fotografici mettono il francese Elliott Erwitt tra i 5 fotografi più importanti del XX secolo. Nato nel 1928, l'anziano maestro della fotografia ha voluto essere presente martedì 15 ottobre all'inaugurazione, al Mudec di Milano, della sua ultima mostra personale.

L'esposizione “Elliott Erwitt. Family” contiene 60 scatti del maestro. Tutti rigorosamente in bianco e nero, i capolavori di Erwitt raccontano la storia del mondo dal secondo dopoguerra a oggi. Non è un caso che al Mudec siano presenti scatti che hanno fatto la storia (dalle lacrime di Jacqueline Kennedy ai funerali del marito, al matrimonio della figlia di Richard Nixon) e scatti di vita quotidiana.

Una vita quotidiana muta nel corso dei decenni. Dalle bici usate come mezzo di trasporto popolare (celeberrima la foto con il bimbo seduto sulla bici con la baguette), alle auto della borghesia rampante. In 60 foto possiamo capire tanto della storia contemporanea, quasi quanto un rapido sfoglio di un manuale.

Quello che ci impressiona però è il talento di Erwitt. Le sue foto catturano attimi resi immortali dalla macchina. Sia le immagini catturate all'istante (i due innamorati che si baciano sul retro di un'auto), sia quelle realizzate dopo aver messo in posa i protagonisti. Amante dei cani, Erwitt riesce a umanizzare anche i quadrupedi, presenti in molte foto dove non hanno nulla da invidiare rispetto ai soggetti umani.

Nella mostra del Mudec c'è anche un po' di Milano. Si tratta di uno scatto realizzato nel 1999 in un bar del centro meneghino. Una giovane barista incinta si accinge a preparare un caffè. Una scena di vita comune, resa un capolavoro della fotografia grazie alla geniale improvvisazione del maestro Erwitt. 

Leonardo Marzorati

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