Ingres torna a Milano, impossibile perderlo
Se c’è un pittore che ha saputo tradurre in arte il potere politico di Napoleone
Bonaparte, quello è stato Jean Auguste Dominque Ingres. Se c’è una città
italiana che più di tutte ha beneficiato dal dominio napoleonico quella è Milano.
Era quindi doveroso che quella che fu la capitale della Repubblica Cisalpina
rendesse onore all'artista napoleonico per eccellenza, il migliore degli
allievi del maestro del neoclassicismo Jaques-Louis David, Ingres. Lo stesso
pittore celebrato in mostra soggiornò parecchio a Milano.
La
mostra “Ingres e la vita artistica ai tempi di Napoleone” è assolutamente
imperdibile. Sarà di stanza fino al 23 giugno a Palazzo Reale. L’esposizione è
un percorso che ci proietta in un’epoca in cui ci fu un fiero recupero della
cultura classica. Già dagli ultimi decenni del settecento, presenti in mostra
grazie a delle tele di David, gli artisti riscoprono l’antichità. Questa non
viene meramente copiata, ma valorizzata al nuovo contesto storico. David, Andrea
Appiani, lo scultore Antonio Canova sono i grandi padri del neoclassicismo,
presenti con alcuni dei loro capolavori. Non si può non rimanere incantati
dalla Maddalena Penitente del Canova.
Ingres
viaggiò molto per la nostra penisola. Qui conobbe le opere di Raffaello.
Antichità, Rinascimento e Neoclassicismo sono le tre tappe fondamentali che
hanno generato l’opera di Ingres. Possiamo quindi ammirare i suoi ritratti,
molto raffaeliani; il suo celebrare il mito classico, per spaziare dal
neoclassicismo a primi echi di quel romanticismo che l’avrebbe fatta da padrone
a partire dagli anni venti del XIX secolo.
Un
esempio di passaggio dal neoclassicismo al romanticismo è dato da “Il sogno di
Ossiam”, imponente tela che riprende “I Canti di Ossiam”, opera dello scrittore
scozzese James Macpherson e impregnata di mitologia gaelica.
Anche
Milano è presente alla mostra, con gli schizzi realizzati dal pittore francese.
Ingres disegnò scorci di Milano, particolari di chiese. Amò Milano e il
capoluogo lombardo lo ha ricambiato. La mostra di Ingres ci fa capire quanto
Milano e l’Italia abbiano arricchito la Francia e quanto la stessa Francia
rivoluzionaria abbia arricchito una penisola divisa in tanti staterelli, oggi
Nazione anche grazie ai nostri cugini d’oltralpe. Pittori geniali come Ingres
in testa.
Leonardo Marzorati
Leonardo Marzorati
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