Le nuove avanguardie artistiche africane

L'attualità ci dà spesso un'immagine parziale dell'Africa sub sahariana. Anche dal punto di vista della cultura e dell'arte, in Europa si rimane troppo ancorati allo stereotipo di un grande continente fermo alla mera riproposizione di una tradizione ancestrale. Se parliamo di arte africana, il nostro pensiero va alle culture precedenti al colonialismo, alle sculture in legno che affascinarono Picasso, a graffiti rudimentali.

Il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano ha deciso di superare questo preconcetto. La temporanea “Africa. Raccontare un mondo” ci immerge in un mondo creativo all'avanguardia, facendoci conoscere i più grandi artisti degli ultimi 50 anni provenienti dai Paesi a sud del Sahara. Le opere esposte sono tutte successive alla decolonizzazione dei tanti stati africani e alcune sono state realizzate proprio per l'occasione.

Nelle fotografie c'è il retaggio storico di uomini e donne che hanno affrontato la difficile autonomia dopo l'abbandono europeo. Alcuni scatti mostrano la semplicità della gente, dalle pettinature originali ai balli serali. Altri ci portano sulle terribili scene delle guerre e dei genocidi, come quello del Ruanda.

Ci sono artisti che hanno voluto proiettare la loro difficoltà ad ambientarsi in Europa, dopo aver lasciato il proprio continente. La scultura recupera molto dal retaggio dei popoli che hanno fatto la storia del Continente Nero, ma adattandolo agli anni di un'ambigua e mai solidificata libertà.

Non mancano i dipinti, dove primeggiano le mappe con al centro della scena il più bistrattato dei continenti. C'è anche la videoarte, con filmati che spaziano dalla violenza sulle donne a vecchie divinità che, come fossero fuoriuscite da un romanzo di Konrad, vagano per le strade dell'Africa del XXI secolo.

La mostra durerà fino all'11 settembre prossimo. I nomi degli autori delle opere ai più, compreso il sottoscritto, non dicono granché. Ma è un'esposizione da visitare non per il nome dell'artista che espone, ma per conoscere le avanguardie presenti in paesi come il Sud Africa, il Benin o il Kenya. Luoghi lontani, ma con un nugolo di pittori, fotografi, scultori e videomaker dall'indiscusso talento e in grado di portare a Milano lavori che potranno arricchire culturalmente i visitatori e la nostra arte.


Leonardo Marzorati

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