Al Museo della Permanente tra la Via Crucis di Botero e i Lego


Il
Museo della Permanente è tornato a regalare grandi mostre alla città di Milano. Lo ha fatto con due eccezionali esposizioni aperte al pubblico tutti i giorni fino al 4 febbraio 2024: “Lego Life” e “Botero - Via Crucis”.

La prima è un'immersione nel mondo dei Lego. I celebri mattoncini di plastica hanno contribuito a sviluppare l'ingegno e la fantasia di generazioni di bambini e di adulti. Alla Permanente è possibile ammirare giganteschi diorami realizzati da veri e propri architetti del mondo dei Lego. Ci sono isole del tesoro, città, palazzi dell'antichità. Tra le realizzazioni più curiose troviamo una scena della Resistenza, con protagonisti partigiani, militari tedeschi e angloamericani. Sono stati realizzati con dovizia di particolare case e infrastrutture distrutte dai bombardamenti. Per la gioia dei più piccoli, ma non solo, in ogni diorama sono stati inseriti personaggi fuori contesto, come i supereroi nel plastico della seconda guerra mondiale. Trovarli tutti non è facile.

Legate al mondo dei Lego sono le opere dell'artista Stefano Biolcati. I suoi quadri uniscono il mondo dei mattoncini danesi ai capolavori della storia dell'arte. Da Raffaello a Van Gogh, tante opere celebri sono state “leghizzate” da Biolcati. Il percorso garantisce un piccolo ripasso d'arte in chiave Lego. Segno ulteriore che i mattoncini gialli coniugano da sempre l'elemento ludico a quello didattico.

La seconda esposizione è la Via Crucis di Fernando Botero. Quella del Museo della Permanente è la prima mostra dedicata al pittore colombiano dopo la sua morte. Venuto a mancare nel settembre scorso, Botero ha sempre considerato l'Italia la sua seconda casa, chiedendo di essere seppellito nel nostro Paese. E ironia della sorte, proprio in Italia è stata inaugurata la sua prima personale senza di lui.

La Via Crucis di Botero è una Passione laica. In quadri esposti sono stati realizzati tra gli anni duemila e dieci, quindi nella fase senile della lunga produzione del pittore. La condanna a morte di Cristo, il suo calvario e la sua crocifissione, mostrano come Botero è stato molto più legato all'arte italiana, in particolar modo quella rinascimentale, che non ai grandi pittori dell'America Latina.

Da giovane era stato a contatto in Messico con i giganti della pittura muralista Diego Ribera, Josè Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros. Ma da quel movimento artistico il colombiano si allontanò sempre più, avvicinandosi alla pittura italiana del Rinascimento. Il nostro Paese è divenuto così la sua seconda casa. Nella sua Via Crucis, Botero unisce i suoi celebri personaggi grassi alla lezione dei giganti del XV e XVI secolo. Quello che ne esce è il testamento artistico di uno dei giganti mondiali dell'arte contemporanea.

Il Museo della Permanente è tornato con due grandi mostre e la città di Milano non può che ringraziarlo. Con i Lego e Botero ci sono due eccezionali motivi per visitare il capoluogo lombardo.

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