Tina Modotti, la fotografa militante rivive al Mudec


È stata attrice, attivista politica e, soprattutto, fotografa. Parliamo di Tina Modotti (1896-1940), a cui il Mudec ha dedicato un'esposizione che resterà aperta fino al 7 novembre prossimo.

Udinese di nascita, ma assolutamente cosmopolita nel suo essere donna impegnata, Modotti è stata una delle maggiori personalità della fotografia mondiale della prima metà del XX secolo. Giovanissima emigra in America. Negli anni '10 è una giovanissima attrice della nascente Hollywood, negli anni '20 è una reporter della rivoluzione messicana.

Qualcuno potrebbe definirlala nostra Frida Kahlo” e proprio della pittrice messicana, Tina sarà amica e forse persino amante. In Messico frequenta l'establishment culturale impegnato, il cui massimo esponente è il marito di Frida, il pittore Diego Rivera. Con Rivera e Kahlo si unisce ai movimenti politici marxisti messicani.

L'attrice e fotografa diviene anche attivista politica, immortalando con i suoi più celebri scatti la classe contadina messicana, le minoranze etniche discriminate, l'orgoglio delle donne e le battaglie della classe operaia. Le fotografie più celebri del suo periodo messicano sono esposte al Mudec. Un capitolo della storia messicana e mondiale tra le due grandi guerre è raccolto in qualche decina di immagini catturate dalla sapiente macchina di Modotti.


Tina è autrice della maggior parte degli scatti esposti, ma di alcuni è la protagonista immortalata. Bellissima, è il soggetto delle foto del suo collega e amante Edward Weston. La fotografa è anche attrice e nelle diapositive si presenta come una diva del cinema quale è stata. Il suo fascino trasuda dai suoi primi piani, come da un erotico nudo.

Bella e brava”, si sarebbe detto un tempo. Oggi una frase del genere verrebbe banalmente etichettata come “sessista”. Etichettata così da chi ha sicuramente contribuito molto meno di Tina Modotti a valorizzare il ruolo della donna. Nella sua breve vita, Modotti ha saputo emergere in un ambiente fino ad allora quasi esclusivamente maschile: la fotografia. Inoltre, nei suoi scatti in cui sono presenti le donne messicane possiamo ammirare l'orgoglio e la forza di queste fautrici, al pari dei loro uomini, delle lotte sociali e civili che hanno contribuito (seppur parzialmente, visto il Messico di oggi) a migliorare la vita di tutto un popolo.

Tina Modotti va conosciuta e celebrata. La mostra del Mudec è un doveroso omaggio a una delle figure più interessanti del secolo scorso.

Leonardo Marzorati

Commenti

Post popolari in questo blog

Il mito di Lady Oscar al WOW Spazio Fumetto

Mike Bongiorno, un simbolo dell'Italia contemporanea

I valori dell'inclusività con Niki de Saint Phalle e l'Art Brut